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Comunicato 138/2020

RACCOMANDAZIONI PER LA MIGLIORE ACCOGLIENZA E FREQUENZA SCOLASTICA DI ALUNNI CIECHI, IPOVEDENTI E CON DISABILITà AGGIUNTIVE

 

In prossimità dell’apertura dell’anno scolastico che sarà comunque difficile e particolare per tutti, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, tramite la propria commissione nazionale Istruzione e Formazione,  ha ritenuto opportuno svolgere un’ampia consultazione con i docenti non vedenti e ipovedenti e con le famiglie degli alunni con disabilità visiva e disabilità aggiuntive.

Da tale consultazione, ampia e approfondita sull’intero territorio nazionale, sono emerse riflessioni e considerazioni che facciamo totalmente nostre e sintetizziamo nelle raccomandazioni che seguono.

Tutte le nostre strutture sull’intero territorio Nazionale, con particolare riferimento ai 19 Centri di Consulenza Tiflodidattica,  rimangono a disposizione per offrire consulenza, supporto, orientamento e sostegno alla scuola  in un momento tanto complicato .

In particolare siamo consapevoli della necessità che siano osservate le norme relative al distanziamento fisico, ma vogliamo richiamare l’attenzione sul comma 2 dell’articolo 9 del DPCM 17 Maggio 2020 che consente a tutti gli operatori di assistenza di derogare a tali norme, quando necessario e con gli opportuni presidi di protezione della salute propria e degli altri.

Per gli alunni ciechi, ipovedenti e con disabilità aggiuntive, infatti, il contatto fisico è a volte necessario alla didattica e allo svolgimento delle attività di insegnamento quali l’apprendimento della scrittura e lettura Braille, l’esplorazione degli ambienti, la didattica degli strumenti musicali ecc.

 

 

Alunni e famiglie

 

1)                 Tutti gli studenti e le studentesse con disabilità devono poter contare fin dal primo giorno di scuola sull’insegnante di sostegno e sulle figure dell’assistente all’autonomia e comunicazione laddove previsto;

2)                 Si raccomanda a tutti i dirigenti scolastici:

a)       organizzare incontri preliminari per consentire agli studenti e alle studentesse cieche, ipovedenti e con pluridisabilità di conoscere preventivamente i nuovi spazi rimodulati della classe e della scuola;

b)      avere cura per l’adattamento funzionale degli ambienti e degli spazi con particolare riguardo alla illuminazione, alla disposizione di banchi e arredi che possibilmente devono essere mantenuti fissi al fine di favorire l’orientamento spaziale;

c)      evitare l’adozione di banchi a ruote e monoposto  perché troppo piccoli per contenere la strumentazione speciale e troppo pericolosi perché inadatti ad accogliere persone con difficoltà fisiche e comportamentali aggiuntive;

d)      predisporre preventivamente orari di ingresso e uscita funzionali alle famiglie per organizzare in sinergia e in tempi utili con gli enti locali il servizio di trasporto;

e)       istituire all’interno della scuola ambienti di accoglienza presidiati da personale adeguato riservati ad alunni costretti ad arrivare prima dell’inizio delle lezione o a lasciare la scuola dopo il loro termine;

f)        consentire la compresenza in classe  dell’insegnante di sostegno e degli altri operatori qualificati in possesso delle garanzie sanitarie previste dalla normativa vigente, funzionali al percorso scolastico dell’alunno/a;

g)       assicurare agli insegnanti e operatori impegnati con più di un alunno con disabilità la sanificazione del materiale didattico comune e la sostituzione dei DPI a ogni cambio turno;

h)      garantire lo svolgimento della  didattica domiciliare con la presenza dell’insegnante di sostegno e degli operatori specializzati, nel caso in cui lo studente con disabilità ne abbia fatto richiesta per comprovate ragioni sanitarie;

i)         vigilare circa l’impiego costante dei dispositivi di protezione da parte di tutti gli operatori scolastici al fine di tutelare la salute dello studente e della comunità;

j)         garantire una programmazione concordata e finalizzata al raggiungimento degli obiettivi previsti dal PEI e con il supporto degli insegnanti di sostegno assegnati e dalle figure di operatori specializzati, anche nella deprecata eventualità di dover ricorrere alla DDI;

k)      assicurare l’impiego di piattaforme per la didattica a distanza accessibili e usabili ai ciechi e agli ipovedenti secondo quando previsto dalle normative nazionali e internazionali vigenti, anche con l’assistenza di mediatori tifloinformatici particolarmente utili in presenza di alunni  ciechi e ipovedenti della scuola primaria.

Infine desideriamo sottolineare che la prevista immissione in servizio di nuovi insegnanti esige un aggiornamento specifico sulla disabilità visiva e sulle disabilità aggiuntive.

In proposito abbiamo già reso disponibili appositi moduli formativi tramite la piattaforma Sofia.

 

Docenti

 

La scuola italiana si nutre della competenza di milioni di insegnanti tra questi ci sono i docenti non vedenti e i ipovedenti i quali intendono esercitare a pieno titolo la propria funzione accanto ai loro colleghi. Per rendere effettivo questo esercizio raccomandiamo ai Dirigenti scolastici di semplici misure quali:

a)                 Così come indicato dall’artico 2 della Legge n. 601  del 1962 garantire la libertà di avvalersi dell’assistente d’aula;

b)                Qualora si dovesse optare di svolgere lezioni in ambienti diversi dai soliti (teatri, cinema) garantire la possibilità di sopralluoghi preventivo  per consentire un’adeguata conoscenza degli spazi;

c)                 Individuare e adattare piattaforme accessibili e usabili per la DDI;

d)                L’uso del Braille e più in generale dell’esplorazione tattile  rende impossibile servirsi dei guanti come dispositivi di protezione, di conseguenza appare quanto mai opportuna una sanificazione più frequente delle tastiere e delle superfici.